15 Mar 2016

Pitigliano: Torciata di San Giuseppe

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Nel mese di marzo, a Pititgliano, si organizza la Torciata di San Giuseppe.

Pitigliano è un borgo di struggente bellezza. Arrivando dal lato della Madonna delle Grazie, ci si trova davanti Pitigliano, allungata sul roccione di tufo, con le audaci arcate dell’acquedotto mediceo in primo piano. In casa mi prendono in giro: per me, ogni scusa è buona per andare a fare un giro a Pitigliano. Consiglio sempre di prendersi il tempo  per fare  una bella camminata nelle vicine vie cave etrusche e  passeggiare nelle  stradine del borgo, per visitare con calma questa cittadina. Interessante anche la zona del Ghetto, visitabile nei vari ambienti dedicati alla preghiera o alla preparazione del cibo kosher:  una volta viveva qui una numerosa comunità ebraica, tanto che Pitigliano veniva chiamata la Piccola Gerusalemme.

 

La Torciata

La Torciata di San Giuseppe è un rito del fuoco, col quale Pitigliano saluta la fine dell’inverno e  festeggia l’arrivo della primavera. I Torciatori, vestiti di sai, salgono dalla Via Cava fino alla piazza, alla luce delle torce con le quali si darà fuoco al grande Invernacciu di paglia, che troneggia nella piazza. Davanti ai figuranti, che vestono bellissimi costumi rinascimentali, i tamburini si scatenano: credetemi, sono percussionisti fantastici, molto coinvolgenti!

La festa cresce e l’atmosfera si scalda, in una Pitigliano tutta illuminata. Le braci del fuoco dell’Invernacciu, tradizionalmente, vengono portate a casa come una sorta di amuleto che accompagna le preghiere per il raccolto a venire.

Acquisti

Pitigliano è anche perfetta per comprare regalini   da portare a casa: è una cittadina vivace, con artigianato di qualità e  diversi negozi per acquistare i prodotti di queste terre tufacee (i legumi qui crescono benissimo),  gli insaccati di cinghiale, gli Sfratti Goym (biscotti della tradizione ebraica, ripieni di frutta secca, a forma di bastone, a ricordare quello che veniva battuto sulle porte degli abitanti del ghetto per intimar loro, appunto, lo sfratto), otiimi vini  e altre prelibatezze.

Il Maestro Manzi

Mi pare giusto ricordare  il Maestro Manzi che, con un programma televisivo pomeridiano -all’epoca in cui io ero una bambina e la televisione si preoccupava di  fornire più  servizio pubblico e meno intrattenimento- insegnò a leggere e scrivere a moltissimi italiani adulti che non avevano avuto la possibilità di andare a scuola. Alberto Manzi è stato sindaco di Pitigliano e le ha lasciato un Museo Archeologico didattico all’aperto, nella valle.

 

(Pitigliano dista 38 km dalla Casetta Tartuchino)

 

 

 

 

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